
samedi 2 avril 2022, 11h00
Salle Jean Epstein
Présentation des films de fin d'études du Centro Sperimentale di Cinematografia de Turin, 2008-2021.
Sguardo ironico su un troppo ingenuo entusiasmo ecologista, non necessariamente condiviso dalla natura e dai suoi abitanti.
Laboratoires Sandoz, Basel, 1938. Il gioco del caso, un gatto dispettoso, una provetta rovesciata, e Albert Hoffman trova quel che non stava cercando: l'acido lisergico, noto come LSD.
Un pasticcere frustrato vede le sue creazioni d'alta cucina ingozzate da bocche voraci. E all'improvviso: la cliente ideale che promette uno scambio di piaceri reciproci.
A partire da « L'enfant et le sortilèges » di Maurice Ravel e Colette l'animazione riccrea il fascino diabolico del mondo dei numeri.
Vivere in una bolla che ci tiene a distanza dagli altri: con quasi 10 anni d'anticipo, sembra la prefigurazione del mondo dopo il Covid.
Milioni di « turisti » – molti dei quali europei, viaggiano ogni anno nel Sud del mondo per fare sesso con i minori. Una ninna nanna di Dario Fo è dedicata all'infanzia violata.
Un'antica leggenda del Sud d'Italia racconta che le donne punte da un ragno velenoso potranno guarire attraverso un rituale di musica e danza: la Taranta.
In stop motion, un apologo del potere, tanto più repressivo e totalizzante quanto più astratto, in un distopico monto orwelliano.
Un « documentario d'animazione » che, sulle voci registrate in un jardin d'enfants, racconta le poetiche risposte alla domanda: come nascono i bambini.
Ironica rivisitazione del documentario naturalistico TV. Questa volta, le creature selvagge di cui si spiano le abitudini, gli amori, la lotta per la sopravvivenza, sono i misteriosi e terribili: « excavators ».
Lo scontro con la burocrazia quotidiana diventa una battaglia senza quartiere per la sopravvivenza in un universo « fantasy » popolato di mostri, trappole, violenza ed astuzia: l'ufficio pubblico.
La ricerca e la ricostruzione dell'identità personale in un rischioso rapporto tra i confini del proprio corpo e il cosmo infinito.
Le vicende di una bottiglia di vino Merlot, perduta da una burbera vecchietta, si intrecciano con quelle di un merlo, nel bosco frequentato da un lupo, un cacciatore e cappuccetto rosso.
L'istinto a tirar su muri per proteggersi dagli altri viene sconfitto dallo scoprirsi uguali nella diversità Purtroppo, solo provvisoriamente, perché un « nuovo diverso » è già all'orizzonte...
Afif, tunisino, e il senegalese Aliou si incontrano a Roma raccontandosi le loro storie – in un intreccio tra documentario e animazione – con il piacere di fare musica insieme.
Quante domande si pone una ragazzina che, per crescere, si misura anche con qualche mostro, si arrabbia diventando pungente come una vespa, scopre il sesso, piange, arrossisce, e alla fine svetta in tutta la nuova altezza conquistata.
Frenesia, sesso, ironia, metamorfosi quasi in una rivisitazione digitale del « Taumatropio » – gioco ottico dell'età vittoriana per creare l'illusione del movimento – da parte di uno dei più vivaci sperimentatori dell'animazione d'autore, finalista ai Cesars 2017.